
[...] Il tema, allora, diventa la sinistra italiana, il suo rinnovamento, la sua unità, perché è un errore pensare al PD come la sinistra moderata a cui si oppone una sinistra antagonista.
Noi ci battiamo per una grande sinistra, una sinistra critica e di governo, una sinistra del lavoro, della cultura, dell’ambiente, della pace, delle libertà, laica e dei diritti, delle intelligenze, una sinistra delle donne come degli uomini, che sappia dare la voce a chi non l’ha, aperta alle sfide di questo nuovo millennio. Una sinistra non minoritaria, né conservatrice, capace di lotta culturale, di rappresentare i ceti popolari e il lavoro, capace di conquistare risultati e trovare le mediazioni necessarie senza smarrirsi. Una sinistra che guarda negli occhi la crisi della politica e l’affronta non solo riducendone i costi ma rimettendo al centro le idee e l’azione collettiva. Una sinistra collocata nel socialismo europeo e internazionale. [...]
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