domenica 30 settembre 2007

Il 1° ottobre a Bari si ri-unisce la Sinistra

La sinistra. La sinistra unitaria, quella dei quattro partiti, delle quattro segreterie, ma anche quella dei movimenti, dei lavoratori e degli studenti, si riunisce nuovamente in Puglia, a Bari, il 1° ottobre, alle ore 17.00 all'Hotel Excelsior.

Si riparte, dopo la chiusura dell'estate con una identica iniziativa sul lavoro, nella stessa cornice. Si riparte con gli interventi di alcuni volti noti della sinistra: Cossutta, Occhetto, Crucianelli, Folena, Pantaleo e Da Siena. Ma soprattutto, si riparte con la presenza di Nichi Vendola, di cui si attendono le conclusioni non più da governatore, ma da futuro leader della eventuale sinistra unitaria, e non soltanto in Puglia.

Infatti, che sulla presenza del governatore si giochi la riuscita dell'intera scommessa di rilancio della Sinistra è un fatto acclarato, perché nessun altro (certamente nessuno dei relatori presenti) è capace di accorpare e condurre i diversi spezzoni di sinistra verso l'obiettivo di non sparire per sempre, ma di rilanciarsi.

L'iniziativa è tematizzata proprio sul futuro della Sinistra, senza aggettivazioni a monte, come vuole la migliore tradizione politica quando v'è da decidere sulla propria esistenza, prima ancora che sulla propria identità. Le forze politiche locali, che hanno difficoltà iniziali a muoversi unite sulle singole questioni, sull'amministrazione dei comuni, sui problemi del lavoro e dell'università in regione, dovrebbero giungere ad un momento di sintesi, anche in previsione della manifestazione del 20 ottobre. Manifestazione che pare ormai più dividere che unire.

Quel che ci si aspetta oggi, più che un mea culpa da parte di alcuni ‘vecchi' della sinistra come Occhetto, è uno scatto di reni da parte di Vendola e di chi intende svecchiare oltremodo la sinistra italiana, ripulirla dalle contaminazioni ideologiche del secolo scorso che poco o nulla hanno a che fare con l'attualità dei problemi italiani, con i dibattiti delle generazioni che adesso si affacciano faticosamente al lavoro o alla formazione. Ci si aspetta, in breve, che si faccia sintesi attorno al futuro, non al passato.

Se lo aspettano i giovani comunisti e i giovani di Sinistra Democratica, gli studenti in agitazione, quei tanti che hanno visto nell'ascesa di Vendola un moto d'orgoglio del paese, non solo della regione. Se lo aspettano i lavoratori in sciopero, quelli dell'Ilva e della Getrag, per fare solo due esempi noti, ma se lo aspettano anche le famiglie degli operai morti dell'Enichem di Manfredonia. Se lo aspetta il mondo dei call center e del pubblico impiego. E in ultimo, i delusi del PD, quelli che vedono ridursi gli spiragli di partecipazione nel processo costituente della casa di Veltroni.
A tutti questi la sinistra pugliese, più che i big nazionali invitati, dovrà dare risposte certe e condivise, partecipate, tutto sommato. Dovrà semplicemente tentare di far quadrare i conti della politica del presente con l'incertezza politica del futuro, in questo clima di forte dissenso mediatico, più che reale.

Fonte: Aprileonline

sabato 29 settembre 2007

SD chiede lo scioglimento del Consiglio regionale della Calabria

"Chiediamo le dimissioni della Giunta regionale della Calabria e lo scioglimento del Consiglio. Si deve tornare al voto. Solo così si può attuare un cambiamento profondo". Ad affermarlo e' stato il presidente della commissione Giustizia del Senato e capogruppo di Sinistra Democratica, Cesare Salvi, oggi a Cosenza, nel corso di un convegno sul tema 'Il futuro del Mezzogiorno, il futuro dell'Italia. Legalità, sviluppo, buona politica' promosso da Sinistra Democratica.
"In una Calabria - ha detto Salvi - dove sono sotto processo presidente e vicepresidente della Regione e dove ci sono 22 consiglieri regionali indagati, cosa aspettano i partiti e cosa aspetta il Pd a reagire? Devono farsi da parte, se ne devono andare e ribadisco quanto ho scritto giorni fa sulle colonne di Liberazione a tale proposito. Cioè: cosa ci fanno ancora queste persone nelle giunte del sud?".
Fonte: ANSA

"Salvi, ciclone in Calabria". L'articolo di Aprileonline

venerdì 28 settembre 2007

5 anni e 6 mesi per don Cesare Lodeserto

Calunnia, minaccia, estorsione, sequestro di persona, violenza privata, abuso dei mezzi di correzione. Tanti i capi di accusa, oltre tre ore di camera di consiglio, poi la condanna, la terza in assoluto per Don Cesare Lodeserto, l’uomo di chiesa che per anni è stato a capo del “Regina Pacis”, il centro di prima accoglienza per immigrati che sorge all’ingresso di San Foca, marina di Melendugno. La sentenza pronunciata dal gup del Tribunale di Lecce Nicola Lariccia conferma, di fatto, le imputazioni per i quali i pubblici ministeri Imerio Tramis e Carolina Elia avevano chiesto una condanna a 7 anni e due mesi di reclusione.

Il sacerdote, che oggi ha patteggiato, ottenendo lo sconto di un terzo della pena, venne arrestato nel marzo del 2005 a seguito di diverse denunce mosse da donne ospiti del centro, fra le quali spicca il sequestro di persona. Dodici erano le extracomunitarie che lo avevano additato, cinque sono quelle che secondo il giudice avrebbero effettivamente subito la privazione della libertà personale.

Secondo le accuse, don Cesare obbligò dunque le donne a lavorare presso la fabbrica di mobili Soft Style di Carmiano, assunte in modo irregolare per circa otto ore al giorno, dal lunedì al venerdì, e ulteriori cinque ore il sabato, per soli 25 euro al giorno. In caso di rifiuto, l’intimidazione: nessuna possibilità di uscire dal centro, e anche per molto tempo. Altre condanne sono state comminate per persone coinvolte a loro volta nei fatti, ovvero Giuseppe Lodeserto, nipote del sacerdote, Natalieu Vieru e Armando Marra: 3 anni e due mesi per il primo, due anni e otto mesi per la seconda e pena pecuniaria di 30mila euro per il terzo. Nel processo a suo carico, don Cesare era difeso dagli avvocati Emidio Ricci del foro di Roma e Raffaele Della Valle di Monza.
Fonte: Lecceprima.it

28 settembre: Consiglio comunale

Venerdì, 28 settembre
ore 17.00

Sala consiliare del Comune

mercoledì 26 settembre 2007

Rendite finanziarie... E il programma?

Dopo un incontro avvenuto a New York con il senatore liberaldemocratico Dini, Prodi afferma che nella finanziaria 2008 non saranno toccate le rendite finanziarie.

Lapidario il commento del presidente della Camera Fausto Bertinotti: "Il programma di governo ha valore, altrimenti non dovrebbe essere scritto".

In effetti...

Programma dell'Unione, Sezione "Ristabilire la fiducia, governare la Finanza Pubblica", pag. 203:

Dobbiamo invertire questa situazione attraverso una politica fiscale che realizzi:
- il sostegno alle responsabilità familiari attraverso la riforma degli assegni al nucleo familiare con una correlata revisione dell’IRPEF, ispirata al recupero di una maggiore progressività fortemente ridotta dalle riforme del centrodestra; a tal fine, si dovrà mettere in atto il principio della universalità del diritto di ricevere contributi alle responsabilità familiari, anche se in modo selettivo rispetto al reddito e alle condizioni economiche. Attualmente questo diritto è riconosciuto solamente ai lavoratori dipendenti. Al posto degli attuali assegni e delle attuali deduzioni sarà organizzato un unico trasferimento condizionato dalla situazione economica familiare;
- la restituzione del fiscal drag;
- la uniformità del sistema di tassazione delle rendite finanziarie a un livello intermedio tra l’attuale tassazione degli interessi sui depositi bancari e quella sulle altre attività finanziarie.

lunedì 24 settembre 2007

Ma che Paese è mai questo?

Il Bilancio della Camera, appena approvato, sale da 981.020.000 euro dell'esercizio 2006 a 1.011.505.000 euro. Un aumento del 3,11 per cento: il doppio dell'inflazione.

A Catanzaro, su iniziativa del Ministro della Giustizia Mastella, il PM De Magistris, titolare di alcune delicatissime inchieste sull'intreccio affari-politica, è stato proposto per un trasferimento d'ufficio.

Il segretario di (quello che era) un partito di Sinistra tesse le lodi del manager della Fiat e vorebbe al governo la Moratti e Casini.

Il Papa si schiera apertamente contro il sistema economico capitalista. E' il capitalismo - sostiene Benedetto XVI - a causare l'emergenza della fame nel mondo e quella ecologica.

Il Sindaco della Città Rossa per eccellenza (Cofferati, Bologna)
apre ad Allenza Nazionale, escludendo i partiti della sinistra, per discutere del "piano sicurezza".


Cosa deve accadere, perché capiscano? Devono esplodere il Vesuvio, fallire l'Alitalia, rinsecchirsi il Po, crollare la Borsa, chiudere gli Uffizi, dichiarare bancarotta la Ferrari? Ecco la domanda che si stanno facendo molti cittadini italiani. Stupefatti dalla reazione di una «casta» che, nel pieno di polemiche roventi intorno a quanto la politica costa e quanto restituisce, pare ispirarsi a un antico adagio siciliano: «Calati juncu ca passa a china», abbassati giunco, finché passa la piena. Un giorno o l'altro la gente si rassegnerà...
Non sono bastati infatti mesi di discussioni su certi privilegi insopportabili di quanti governano a livello nazionale o locale, decine di titoli a tutta pagina di quotidiani e settimanali, ore e ore di infuocati dibattiti televisivi, code mai viste nelle librerie di lettori affamati di volumi che li aiutassero a capire. Non è bastata la sbalorditiva rimonta nella raccolta delle firme del referendum elettorale che dopo essere partita maluccio è arrivata in porto trionfalmente. Non sono bastate le piazze stracolme intorno a Beppe Grillo e le centinaia di migliaia di sottoscrizioni alle sue proposte di legge di iniziativa popolare.
Macché: non vogliono capire. Non tutti, certo. Ma in troppi non vogliono proprio capire. (Rizzo, Stella: Corsera 24 sett. 2007)

29 settembre: Convegno di Rifondazione-Sinistra Europea

sabato 22 settembre 2007

Il percorso di Unità della Sinistra comincia dall'Ambiente

Per saperne di più, clicca qui

Parola di G. Berliguer

Uno stralcio dell'intervista a Giovanni Berlinguer pubblicata dal manifesto il 21 settembre.

[...] m: Che cosa rappresenta il lunghissimo Beppe Grillo Show?
B: Quando i partiti cessano di considerarsi rappresentanti dei cittadini, non promuovono la partecipazione, anzi la vedono come il fumo negli occhi, pensano ai loro emolumenti, è inevitabile che altri soggetti emergano. E' logico, positivo. Purché ci sia voglia di ascoltare e non si passi subito alle scomuniche, a considerare Grillo come l'artefice di un gioco perverso. Non ho simpatia per le parolacce, né per gli anatemi. Ma mi pare che dopo le prime reazioni negative, causate da una gelosia professionale dei politici, ora si comincia a valutare seriamente questa intromissione, che può essere corroborante.

m: Crede anche lei che i poteri forti diano una mano a Grillo?
B: Non sono un buon dietrologo, conservo un residuo di ingenuità nel fare politica. Ma tutti i giornali danno risalto a questa tempesta. Molti parlano di antipolitica, gridano all'esautoramento della politica. Ma il maggior danno alla politica lo fa la politica così com'è ora, priva di ideali, litigiosa, sparpagliata. E i politici: dopo tre libri, sugli sprechi, non si è mosso nulla. Neanche piccole decisioni come ridurre le contribuzioni e i benefit dei parlamentari, dimezzare i ministri, ridurre il numero delle istituzioni, le province per esempio, le comunità montane che hanno sede sulle spiagge. Aggiungo però che non c'è solo una casta in Italia, ce ne sono molte. C'è anche una casta di industriali che continua a ripetere che i mali dell'Italia derivano dal fatto che ci sono salari troppo alti, regole troppo poco flessibili, pensioni esagerate. E ci sono manager che hanno innalzato i loro redditi a cifre stratosferiche e dirigenti di aziende pubbliche che dopo averle rovinate si sono ritirati con miliardi. [...]

Il testo integrale dell'intervista è disponbile qui

venerdì 21 settembre 2007

22 settembre: Assemblea regionale SD

Care compagne, cari compagni,

ad Orvieto nei giorni scorsi il nostro movimento ha compiuto in forme collegiali e partecipate una riflessione approfondita sia su alcuni nodi di fondo dell’epoca contemporanea – pace, ambiente, lavoro – sia sulla prospettiva politica italiana. Riteniamo indispensabile ora allargare sul territorio la discussione avuta ad Orvieto.Pertanto, per la mattina di sabato 22 settembre, a partire dalle ore 9.30, presso l'Hotel Excelsior a Bari, è convocata una assemblea regionale di Sinistra Democratica, in modo da discutere sulle principali questioni all’ordine del giorno dell’agenda politica regionale e nazionale. A tale assemblea, alla quale auspichiamo la partecipazione più larga e ampia possibile, prenderà parte un componente della Presidenza Nazionale del nostro Movimento. Vi prego di diffondere la notizia fra tutte le compagne e i compagni che ritenete possano essere interessati. In attesa di vederci a Bari il prossimo 22 settembre, vi saluto fraternamente.

Enzo Locaputo
(Coordinatore regionale SD)

mercoledì 19 settembre 2007

Democrazia elettrificata

Art. 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani:
"Chiunque ha il diritto alla libertà d'opinione e d'espressione; il che implica il diritto di non essere turbato a causa delle sue opinioni e quello di cercare, ricevere e diffondere, senza considerazione di frontiere, le informazioni e le idee attraverso qualunque mezzo di comunicazione".

The Freedom of Speech (libertà di parola) è garantita negli Stati Uniti dal First Amendment della Costituzione. E' uno di quei diritti "integrali" ed inviolabili che fanno sì che gli Usa siano universalmente riconosciuti come la più grande democrazia del pianeta.
Martedì 17 settembre succede che, nel corso di un dibattito organizzato alla Florida University il cui ospite d'onore è il senatore Kerry (l'ultimo sfidante democratico al repubblicano Bush nelle ultime elezioni presidenziali) uno studente 21enne, Andrew Meyer, prenda il microfono e sfori il tempo contingentatissimo che ha a disposizione per rivolgere la propria domanda al senatore. Di più, osa rivolgere a Mr. Kerry delle domade scomode: "Perché non ha contestato il risultato delle ultime elezioni presidenziali?" e "E' vero, Senator Kerry, che nel corso della sua carriera universitaria ha fatto parte dell'assoziazione 'Skull & Bones' (associazione di cui ha fatto parte anche Bush e su cui si sprecano le leggende)?"
Intervengono alcuni agenti che cercano di trascinare lo studente fuori dall'aula. Lui fa resistenza: "Non ho fatto, nulla - urla - non ho fatto nulla". Quand'è troppo è troppo: la polizia spinge il ragazzo ventre a terra e con un taser gli danno una bella scossa. Il ragazzo urla. Stordito viene rimesso in piedi e portato via. Sarà arrestato (e rilasciato in serata) per disturbo della quiete e resistenza.


Giornali e telegiornali italiani non ne parlano, ma nella più grande democrazia del mondo - quella, per inciso, che si può permettere anche di esportarla - succede anche questo.

martedì 18 settembre 2007

Riunione del Comitato promotore: il documento finale

Di seguito, uno stralcio del documento finale approvato il 15 settembre dal Comitato promotore con 245 voti a favore, 5 contari e 5 astenuti.

[...] Il tema, allora, diventa la sinistra italiana, il suo rinnovamento, la sua unità, perché è un errore pensare al PD come la sinistra moderata a cui si oppone una sinistra antagonista.
Noi ci battiamo per una grande sinistra, una sinistra critica e di governo, una sinistra del lavoro, della cultura, dell’ambiente, della pace, delle libertà, laica e dei diritti, delle intelligenze, una sinistra delle donne come degli uomini, che sappia dare la voce a chi non l’ha, aperta alle sfide di questo nuovo millennio. Una sinistra non minoritaria, né conservatrice, capace di lotta culturale, di rappresentare i ceti popolari e il lavoro, capace di conquistare risultati e trovare le mediazioni necessarie senza smarrirsi. Una sinistra che guarda negli occhi la crisi della politica e l’affronta non solo riducendone i costi ma rimettendo al centro le idee e l’azione collettiva. Una sinistra collocata nel socialismo europeo e internazionale. [...]

Il testo integrale del documento è disponibile a questo link

lunedì 17 settembre 2007

Anti-mafia militante

17.09.07. Casal di Principe. Inaugurazione dell'anno scolastico, ma anche occasione per l'allestimento di un grande sit-in contro tutte le mafie. Era stracolma la piazza centrale di Casal di Principe, provincia di Caserta. Si è infatti svolta la prima di quattro giornate contro la camorra per le quali nei prossimi giorni verranno organizzate manifestazioni anche a Marano, Eboli e Napoli. Un appuntamento al quale ha partecipato anche Roberto Saviano, il noto scrittore anti-camorra. "Per troppo tempo questo posto è stato ignorato dall'attenzione nazionale: ogni volta che vengo qui mi preme raccontare che questa terra ha dato all'Italia le maestranze migliori e per troppo tempo queste maestranze sono state assoldate dalla camorra" ha affermato l'autore di Gomorra. "Ai ragazzi - ha detto ancora Saviano - voglio dare un messaggio per vivere una vita fatta di felicità, che vuol dire non vivere sotto una pressione costante di precariato dovuta anche ai clan camorristici. La battaglia alla camorra deve tener conto che esiste un nuovo meccanismo economico e imprenditoriale: il silenzio è calato per troppo tempo su queste dinamiche e su questa terra ed è un silenzio colpevole. La forza per opporsi al potere dei clan in questa terra - ha concluso - viene dal talento degli stessi cittadini di qui: dovete scegliere da che parte stare". All'incontro ha partecipato anche Aldo Pecora, leader del movimento dei giovani di Locri, ideatore dello slogan 'Adesso ammazzateci tutti': "Qui oggi parte l'anti-mafia, metteteci le vostre facce è partita una grande rivoluzione culturale, noi oggi sfiliamo con le bandiere di Falcone, Borsellino e Saviano. Ragazzi campani svegliatevi - ha concluso Pecora - è venuto il momento di tirare fuori le palle".

domenica 16 settembre 2007

SD sceglie l'unità della Sinistra

Il progetto di unità a sinistra prosegue. Con qualche piccola fibrillazione l'assemblea del Comitato nazionale della Sinistra democratica ha approvato a larghissima maggioranza la linea proposta dal coordinatore Fabio Mussi. Su circa 250 componenti, ci sono stati solo 5 voti contrari e 5 astenuti. Si sono tenuti fuori Valdo Spini e alcuni esponenti che venerdì avevano lanciato un appello per traghettare la Sd verso una Costituente socialista. Il documento proposto dal ministro dell’Università invece conferma la validità del programma di convergenza di Sd con Prc, Pdci, Verdi per una forza «che abbia un peso alla sinistra del nascente Partito democratico e che risponda alle spinte che in questo senso arrivano da vasti settori della società e della cultura».
Lo strumento però, come si legge nel documento, «non sta nella Costituente socialista né nella “cosa rossa”», formula invisa a larga parte del movimento ambientalista ma più pragmaticamente in una «federazione», un «soggetto pesante» che possa aspirare a consensi «a due cifre». Perché è vero che questo non è «un progetto con una scadenza» ma esiste pur sempre «una questione di tempi» e la nascita di un nuovo soggetto politico «implica realisticamente delle difficoltà». La piattaforma su cui lavorare secondo Mussi sono i quattro principi enunciati al seminario di Orvieto: pace, ambiente, lavoro e libertà. Continua...
Pasquale Colizzi
Fonte: l'Unità

Giù le mani da Punta Palacìa... e 3.

Riuscita la biciclettata per dire no all'ampliamento della base militare.
Alcune centinaia di manifestanti, arrivati su Punta Palacìa in bicicletta o in barca, si sono assemblati intorno alla base militare e da qui, intorno alle 16.00, hanno proseguito verso il faro. Presente anche il presidente della Provincia G. Pellegrino che ha rassicurato i manifestanti: "La Provincia è stata convocata per il prossimo 25 settembre dal Ministero dell'Ambiente e dalla sottosegretaria Laura Marchetti. Io andrò là e dirò no. Senza se e senza ma".

La Sinistra Democratica del Sud Salento ha partecipato alla manifestazione con i compagni Luca e Riccardo (Salve), Giovanni (Tricase) e Angelo (Nociglia).
Contro l'ennesimo scempio della costa salentina!

In archivio, i link alla foto e al video della prima manifestazione organizzata dal Comitato "Giù le mani dalla costa".

sabato 15 settembre 2007

la Sinistra. Lavori in corso...

Franco Giordano e Fabio Mussi discutono alla Festa di Liberazione di Torino. Tempi stretti per la federazione della sinistra, dissensi sulla manifestazione, spirito unitario, e il leader Sd aggiunge: «Servirebbe qualcosa di più, una federazione...»

«Io sarei per "okkupare" questa parola lasciata incustodita in Italia: sinistra». Magari Fabio Mussi la "k" da centro sociale non la contempla, ma al dibattito con Franco Giordano, moderato da Lucia Annunziata alla Festa di Liberazione di Torino, il leader di Sd lo fa apposta a pronunciare la parola, «occupare» appunto, con una certa enfasi. Quasi a voler dire al nutrito popolo di Rifondazione (e non solo) che gli sta davanti: vedete, siamo qui, militanti del percorso unitario a sinistra che è «necessario e irreversibile». Di più. «Voglio una data per l'annuncio della federazione della sinistra di cui parlate», insiste Annunziata in conclusione di dibattito. «Fabio, rispondo io? Ti fidi?». Le ore di viaggio insieme da Roma a Torino sono servite a chiarire le idee: «Vai pure, Franco», replica Mussi al segretario del Prc. «Subito dopo la manifestazione del 20 ottobre», annuncia Giordano. «Sono d'accordo sui tempi», si riaggancia Mussi lanciando l'idea di «indire gli stati generali della sinistra italiana, non solo dei partiti organizzati, ma di tutti. Certo, a sinistra del Partito Democratico ci vorrebbe un partito, ma...adelante con judicio, una sinistra federata e plurale è il primo passo, poi ci saranno le liste unitarie alle elezioni, ma serve anche qualcosa di più profondo: non è possibile che l'Italia diventi l'unico paese in Europa dove non esiste più la sinistra nel lessico politico».Continua...

Angela Mauro
Fonte: Liberazione

venerdì 14 settembre 2007

OGGI: MARCO TRAVAGLIO A TAVIANO

Oggi presso l'Associazione Terra Rossa, Circolo Arci di Taviano, Marco Travaglio presenta i suoi ultimi lavori:

Uliwood Party, Figure e figurine, figuri e figuracce del primo anno di centro-sinistra-(destra)
La scomparsa dei fatti, Si prega di abolire le notizie per non disturbare le opinioni



Coordina la serata il giornalista Lino De Matteis, vicepresidente dell’Associazione della Stampa di Puglia

Circolo Arci Terra Rossa - via Regina Margherita, 163 - Taviano

PORCA ITALIA!

Senatore Roberto Calderoli.
Vice-presidente del Senato, quarta carica dello Stato:

"Metto personalmente fin da subito a disposizione del comitato contro la moschea sia me stesso che il mio maiale per una passeggiata sul terreno dove si vorrebbe costruire la moschea, esattamente come a suo tempo feci in quel di Lodi, dove la fatidica moschea non è mai stata realizzata in quanto il terreno, dopo la passeggiata del mio maiale, fu considerato infetto e pertanto non più utilizzabile. E visto che dalle nostre parti ce n'è piena l'aria potremmo organizzare in futuro il maiale-day, ovvero concorsi e mostre per i maiali da passeggiata più belli da tenersi nei luoghi dove chiunque pensi di edificare non un centro di culto ma il potenziale centro di raccolta di una cellula terroristica".

giovedì 13 settembre 2007

15 settembre: Software Freedom Day

SABATO 15 SETTEMBRE 2007
in tutto il mondo è il
SOFTWARE FREEDOM DAY

L'evento provinciale si terrà a Taviano,
presso l'ARCI Terra Rossa,
dalle ore 20,30 in poi

Il programma prevede:
Mini-talk introduttivi sul Software Libero; Presentazione di alcuni dei Software più utilizzati per Ufficio, Intrattenimento, Lavoro, Studio, Attività creativa; Installazione di alcuni programmi a richiesta; Dibattito; Quanto altro richiederete rispondendo a questa mail oppure a info@salug.it
Distribuiremo dei cd con Software Libero per Windows, MacOS e GNU/Linux.

mercoledì 12 settembre 2007

Manifestazione a Punta Palacìa

Informiamo che
sabato 15 settembre 2007
il Comitato "Giù le mani da Punta Palacìa" ha organizzato ad Otranto una manifestazione.




Il raduno è al Porto di Otranto alle 15.00 con bici e natanti.
Dal Porto raggiungeremo per mare con le barche
e per terra con le bici il Faro di Punta Palacìa.
Nel caso fossi sprovvisto di entrambi i mezzi di locomozione
- o nell'eventualità avessi difficoltà a raggiungere Otranto in bici -
allora attendici pure al Faro:
il nostro arrivo dovrebbe essere intorno alle 16.00.

Ulteriori notizie le puoi avere sul sito
http://palascia.giulemanidallacosta.it

Lo schiaffo della FIOM

La Fiom ha detto "no", con margine largo e atteso sin dalla vigilia. Il comitato centrale della federazione dei metalmeccanici della Cgil ha approvato il documento del segretario generale Gianni Rinaldini che boccia l'accordo su pensioni e mercato del lavoro, siglato il 23 luglio scorso da governo e sindacati. Un plebiscito, praticamente: i voti raccolti da Rinaldini sono stati 125 su 159, tre gli astenuti, i restanti sono andati al documento di Fausto Durante, vicino alle posizioni "confederali". E' una spaccatura, quella tra la Cgil e una federazione interna, che non avveniva addirittura dal 1946.

Il no è su tutta la linea: tra aumenti dei contributi per i lavoratori dipendenti, decontribuzione degli straordinari, peggioramento delle norme sui contratti a termine, l'opposizione del documento di Rinaldini (ma su cui hanno avuto un peso significativo le argomentazioni di Giorgio Cremaschi, segretario nazionale della Fiom, leader della Rete 28 aprile e da sempre fautore della linea più dura possibile contro l'accordo) è totale.
Il documento approvato dal Comitato centrale sottolinea, in riferimento alla riforma del sistema pensionistico, che "il superamento dello scalone avviene sulla base del vincolo finanziario posto dal governo dell'autofinanziamento di dieci miliardi di euro in dieci anni, escludendo così gli aumenti contributivi decisi nell'ultima finanziaria, impropriamente utilizzati per ridurre il debito pubblico: gli oneri previdenziali aumentano infatti dello 0,30%, equivalente a 1 miliardo di euro annui, ovvero 10 miliardi nell'arco di 10 anni". La Fiom considera inoltre "incomprensibile il meccanismo delle quote associate alla crescita dell'età minima, che ha la sola funzione di sommare l'incremento dell'età anagrafica con quello dell'età contributiva da 35 a 36 anni, fino a prevedere una clausola di salvaguardia di un eventuale, ulteriore aumento contributivo dello 0,009% dal 2011".

Il documento sostiene inoltre che "il ripristino delle 4 finestre con 40 anni di contributi, di per sé positivo, viene totalmente finanziato con l'introduzione delle finestre sulle pensioni di vecchiaia". La Fiom contesta anche che "i lavori usuranti vengono definiti sulla base di criteri che hanno un vincolo finanziario di un massimo di 5.000 lavoratori all'anno".

Sotto accusa anche le scelte su mercato del lavoro e competitività, "dirette esplicitamente contro la Cgil, come scelta politica, tanto più evidente, in quanto riguarda misure prive di particolari costi finanziari. In particolare, il documento sottolinea che "sui contratti a termine e lo staff leasing siamo alla conferma, e per certi versi al peggioramento, della legge del Governo precedente, con la possibilità di proroga oltre i 36 mesi e l'assenza di causali specifiche per attivare rapporti a tempo determinato". Secondo la Fiom, inoltre, "l'eliminazione della sovracontribuzione per il lavoro straordinario costituisce un preoccupante incentivo all'aumento dell'orario, mentre la detassazione del salario aziendale totalmente variabile indebolisce la contrattazione collettiva, in particolare il contratto nazionale". Continua...

Andrea Scarchilli

Fonte: Aprileonline


martedì 11 settembre 2007

12 settembre: incontro della Sinistra Democratica del Sud Salento

E' previsto per mercoledì, 12 settembre alle 20.00 presso l'oratorio di piazza Sant'Andrea (Caprarica di Tricase), l'incontro settimanale delle compagne e dei compagni della Sinistra Democratica del Sud Salento.

lunedì 10 settembre 2007

Cercare la verità sugli avvenimenti del G8 di Genova. Quando la Rai si ricorda di essere servizio pubblico...

Ieri sera la trasmissione Blu Notte (Carlo Lucarelli, RaiTre) ha trasmesso un documento sugli avvenimenti del G8 di Genova, 2001.

Nell'era dei telefonini, delle videocamere e delle fotocamere digitali, si può affermare senza timore di essere smentiti che ogni minuto del G8 di Genova sia stato ripreso, fotografato, registrato. Il G8 del 2001 non dovrebbe avere lati oscuri. Invece. Invece le zone d'ombra sono ancora molte e su queste la trasmissione ha cercato di far luce.

Prologo
Nei giorni precedenti l'inizio del vertice, qualcuno inizia ad alzare il livello di tensione: l'ex vicequestore Burlando parla di informative del Sisde nelle quali si indica il pericolo di lanci di sangue infetto, di pitbull aizzati contro i poliziotti, di copertoni incendiati da lanciare contro le forze dell'ordine da parte dei manifestanti... I media si dimostrano prontissimi a riportare, amplificandole, queste notizie. Un anonimo lascia a Palazzo Chigi un documento non firmato, scritto nello stile dei servizi, nel quale si esprime perplessità sulla scelta di affidare l'ordine della città ad Andreassi, "uomo di estrema sinistra". Nel documento si afferma anche che "i poliziotti" nel caso fossere lasciati soli "potrebbero reagire sparando". Ad alzare il livello di scontro ci pensano anche Casarini e Caruso (i disobbedienti) con comunicati che parlano di "dichiarazioni di guerra". E poi ci sono le bombe: al TG4, alla caserma dei carabinieri di San Fruttuoso e allo stadio Carlini.

Nel frattempo, nessuno nelle forze dell'ordine si prepara a gestire la manifestazione e gli scontri: i Black Block non vengono schedati, né bloccati alle frontiere (il trattato di Schengen è sospeso in quei giorni).
E nessuno si preoccupa di istruire polizia e carabinieri delle differenti anime del Genoa Social Forum: dalle Acli, a Lilliput, dall'Arci a Pax Cristi al centro sociale Leoncavallo. I reparti che si occuperanno del mantenimento dell'ordine vengono dotati di gas lacrimogeni: un'arma chimica proibita in guerra. Ma il 7° nucleo antisommossa potrà utilizzarla per le strade di Genova. I reparti vengono anche dotati del nuovo manganello "Tonfa", in alluminio. Un'arma vera e propria verso la quale il comandante della Polizia di Los Angeles afferma che bisogna tenere la stessa reverenza d'uso che per una pistola. Viene appositamente previsto un reato per fermare i Black block : associazione a delinquere per devastazione e saccheggio. Fermo prolungato fino a 4 giorni, per permettere il blocco dei teppisti fino alla fine del G8 e delle manifestazioni. Nessuno verrà arrestato per questo reato.

Ma cosa è successo a Genova?
Il primo giorno, il 19 luglio, nulla.

Il secondo giorno, entrano in scena i Black Block: irrompono in piazza Zanobi, ma le forze dell'ordine non intervengono. Si spostano poi in piazza Trento, fino a piazza Manin dove manifestano i militanti della rete Lilliput. I Black block si disperdono e ad essere caricati e pestati sono proprio gli attivisti di Lilliput. La polizia fa 60 feriti ma non ferma alcun B.B.
Nel pomeriggio del 20 luglio c'è il corteo dei disobbedienti, autorizzato: si sposta dallo stadio Carlini.
La compagnia Alfa del dottor Mindelli e del cap. Bruno, viene mandata in piazza Giusti contro i B.B. che la stanno devastando. Per problemi di comunicazione, anziché essere dirottata al carcere di Marassi, dove nel frattempo i B.B. si sono spostati, si imbatte nelle tute bianche in via Tolemaide. Il corteo viene caricato, per errore. Si crea un tappo, col rischio di esasperare la situazione. I manifestanti si disperdono per le strade laterali che vengono spazzate via dalle cariche dei blindati lanciati ad alta velocità. Sono scene che ricordano le cariche del '75 a Milano, dove morì il professor Zibecchi. Anche la compagnia Echo del capitano Cappello viene provocata dai Black block ed il film si ripete: i carabinieri caricano i manifestanti in via Tolemaide mentre i B.B. spariscono. Ma i Carabinieri commettono un erorre facendosi tallonare da due Defender. Quando le tute bianche rompono la carica, le jeep bloccano il deflusso e una di queste rimane bloccata in piazza Alimonda.

Le prove documentali di questi lunghissimi secondi sono molte (foto e filmati, da diverse angolazioni). Il defender si blocca; i manifestanti lo attaccano; il lunotto posteriore spaccato da cui spunta una pistola; i colpi e il corpo di Carlo Giuliani
a terra. "Oddio, porca troia... no..." urla una voce.
Sono le 17:27 e c'è scappato il morto.

Carlo Giuliani è stato ucciso da un colpo sotto lo zigomo e dal passaggio del defender sul suo corpo.

Negli attimi immediatamente successivi alla tragedia il vicequestore Lauro mette in piedi una sua sceneggiata, accusando un manifestante. "Sei stato tu ad ucciderlo, l'hai ucciso tu, bastardo, col tuo sasso ...". Inquietanti due foto a confronto: nella prima un sasso si trova dietro la testa di Carlo, ad una 40ina di centimetri. Nella seconda, sporca di sangue, si trova a pochi centimetri dalla fronte del ragazzo.

Le forze dell'ordine fermano molte persone: art 380 "arresto in fragranza di reato"
. Dovrebbero essere ammanettati e trasportati nei centri di detenzione e poi nelle carceri. Ma mancano i pullmann e la gente rimane a Bolzaneto anche 35 ore.

Cosa succede a Bolzaneto? Qualcosa di indegno di un paese civile. Insulti, pestaggi, ingiurie, sospensione dei diritti civili. Un testimone ricorda una canzone intonata dai poliziotti:

1, 2, 3 viva Pinochet
4,5,6 a morte gli ebrei
7,8,9 il negretto non commuove
Sieg Heil Apartheid!!!
Siamo in Italia, nel luglio del 2001.

Il giorno dopo parte un altro corteo di 300000 persone. Sembra scorrere tutto tranquillo, ma ad un certo punto in testa al corteo spuntano i B.B.. Arrivano le cariche che spezzano il corteo: la coda sarà costretta a defluire a fatica verso la stazione e l'autostrada. Nel frattempo, al solito, i B.B. si dileguano.

Epilogo
L'orrore dei fatti di Genova non è finito: termina col blitz alla scuola Diaz utilizzata come dormitorio dai manifestanti (in maggiornaza stranieri) del Genoa Social Forum. La prima persona in cui si imbattono è il giornalista inglese Mark Covell: 8 costole rotte, un polmone forato, 4 giorni di coma. Gli altri ragazzi subiscono un pestaggio violento, selvaggio: i giornalisti che vedranno la scena parleranno di "notte cilena a Genova". Pozze di sangue, teste rotte, ciocche di capelli e sangue sui caloriferi. Racconta Lorenzo Guagnaducci "è una situazione brutta, nessuno ti può salvare, perché la polizia è già lì... cadono tutti i tuoi punti di riferimento". Il vicequestore Fournier
al processo: "Sembrava una macelleria messicana". "Durante le indagini non ebbi il coraggio di rivelare un comportamento così grave da parte dei poliziotti per spirito di appartenenza".
Per giustificare l'azione, nella conferenza stampa del giorno seguente la polizia afferma che la Diaz era un covo di Black block e costituivano prova del fatto le armi, le tute nere e le due molotov ritrovate.
Ma non è così: le due Molotov, riconosciute da un agente, erano stato ritrovate in un aiuola durante le manifestazioni del pomeriggio. Alla Diaz saranno fermate 93 persone di cui 87 feriti. In seguito saranno tutti scagionati.

Quali sono i numeri del disastro del G8?
6200 candelotti sparati
20 colpi di pistola
50 miliardi di danni
1200 feriti, 273 tra le forze dell'ordine
250 arrestati
1 morto.

Perché tutta questa violenza da parte delle forze dell'ordine? Dalle comunicazioni via radio
, riferendosi alla morte di Carlo Giuliani, due membri delle forze dell'ordine scherzano: "Uno a zero per noi, yeah!": cosa è successo alla polizia che dovrebbe essere al servizio del cittadino? "Se sei aggredito da uno, chiami la polizia. Ma se ti aggredisce la polizia, chi chiami?" diceva l'ex vicequestore Burlando.

Quali gli errori commessi? Di chi la responsabilità?

Thanx to UnoNessuno

domenica 9 settembre 2007

300.000 firme per la proposta "Parlamento pulito"

In queste ultime settimane i mezzi di informazione tradizionali hanno deliberatamente taciuto la notizia. Giornali e telegiornali si sono guardati bene dal menzionare un evento che portava con sé una carica potenzialmente dirompente. Ma questa volta il silenzio della TV non è stato sufficiente per limitare la diffusione di informazioni e per frenare la moltiplicazione di adesioni all'iniziativa. Chi gestisce i media tradizionali sarà seriamente preoccupato dopo la dimostrazione di forza che un mezzo di comunicazione sicuramente più libero e democratico, ma ancora giovane, come internet ha dato di sé. Il successo del V-Day ideato da Beppe Grillo a sostegno della poposta di legge d'iniziativa popolare per un Parlamento pulito è infatti indiscutibile: 300.000 firme raccolte in una sola giornata, a fronte delle 50.000 richieste, non sono uno scherzo. Così come non sarà uno scherzo, ora, provare a portare all'attenzione del Parlamento il testo della legge.
E comunque i soggetti più preoccupati sono quei politici che, messi con le spalle al muro dalla grande partecipazione, hanno qualche difficoltà nel confutare i 3 punti della proposta di legge. E così glissano sul nocciolo della questione continuando chi a gongolare, chi a promettere e ripromettere una "radicale" riforma della poltica, chi a lanciare invettive ed appicciacare etichette con l'obiettivo più o meno celato di delegittimare la manifestazione, il suo organizzatore, le migliaia di partecipanti.
Questi, per ora, i commenti più "originali":

Bindi
"Se l'aria di protesta anche organizzata che c'è in questo momento dovesse rappresentare l'anticamera dell'antipolitica, questo metterebbe a rischio il futuro della stessa democrazia". Così Rosy Bindi, secondo la quale "senza politica non c'è democrazia e noi vogliamo invece rilanciare il ruolo e la dignita' della politica. L'elezione dell'assemblea costituente del Pd - sottolinea il ministro della Famiglia - dovrebbe essere la risposta alle firme raccolte ieri".

Monaco
"Inutile fare gli schizzinosi. Il successo dell'iniziativa di Grillo è l'ennesimo campanello d'allarme. Fa seguito alla grande fortuna editoriale de 'La casta'. Guai a mettere la testa sotto la sabbia, deprecando qualunquismo e antipolitica". Lo sostiene il deputato ulivista Franco Monaco, che aggiunge: "Urgono risposte coraggiose in tema di regole e di costume politico. Urge assicurare, nella vita interna dei partiti, legalità, trasparenza, democrazia. E' un monito anche per il costituendo Pd".

Tremonti
"Non condivido né Grillo né i tanti grilli ben vestiti che ci sono in giro...". Così Giulio Tremonti commenta la manifestazione di ieri a Bologna, aggiungendo che però il comico genovese "è sicuramente piu' simpatico... ".

Dulcis in fundo, le due perle di Casini e Bossi:

Casini
"E' la più grande delle mistificazioni, una manifestazione di cui dovremmo vergognarci in cui è stato attaccato Marco Biagi che invece andrebbe santificato. Dovrebbero poi vergognarsi quei politici che pur di stare sull'onda del consenso popolare hanno mandato dei messaggi di adesione a Grillo".

Bossi
L'iniziativa di Beppe Grillo "mi sembra un'esagerazione". Bossi ritiene valida la regola per cui "chi si macchia di reati gravi per rappresentare la gente" è giusto che non sia eletto. "Ma se la gente li vota...", ha poi aggiunto. "E poi che cosa vuol dire parlamentari condannati? Io, ad esempio - ha osservato Bossi - sono stato condannato". Secondo il leader leghista, bisogna stare attenti "a non esagerare, perché altrimenti viene avanti l'antipolitica. Noi abbiamo fermato il referendum che era la vittoria dell'antipolitica; e adesso bisogna stare attenti a non proporre questa al Parlamento".

sabato 8 settembre 2007

V-DAY


In Provincia di Lecce il V-Day è in Piazza Sant'Oronzo (Lecce città) a partire dalle 17.00.

Sbilanciamoci! A Marghera il Forum "L'impresa di un'economia diversa"

Si è aperta il 6 settembre a Marghera (VE) la quinta edizione de "L'impresa di un'economia diversa", appuntamento che ogni anno la Campagna Sbilanciamoci! organizza in contemporanea e in alternativa al meeting di Cernobbio dello studio Ambrosetti. Dal 6 al 9 settembre il Forum sarà dedicato ai temi dello sviluppo sostenibile e del protagonismo delle comunità locali per un'economia diversa. Riparte così dal Nordest italiano la critica della società civile al neoliberismo: Marghera, città simbolo di un modello di sviluppo da superare, sarà per quattro giorni al centro del confronto fra politica e società civile. 10 sessioni plenarie, 3 tavole rotonde, 15 workshop: oltre 80 relatori italiani si confronteranno sui temi dell'ambiente, della pace, dell'economia, della solidarietà.

Il resto del comunicato è disponibile qui
Il link all'indirizzo del portale web di Sbilanciamoci! è, invece, nell'elenco "Collegamenti>>>"

venerdì 7 settembre 2007

Pace, Ambiente, Lavoro, Libertà: i cardini ideali e programmatici di SD

Relazione introduttiva di Fabio Mussi
Orvieto 1 settembre 2007 - Seminario del Direttivo

Questa è una introduzione che spero serva a dare un contributo ad aprire una discussione autentica, a porre questioni che devono essere approfondite per poter assumere, poi, decisioni conseguenti. Penso che dobbiamo fare una accurata valutazione della situazione, occorre riprendere senza indugi l’iniziativa. Il 15 settembre è già convocato il Comitato promotore e lì dovremo approvare un documento cui la discussione di oggi e domani sono sicuro potrà offrire delle utili coordinate.
Ricordo che il nostro è un Movimento. Annunciato al Congresso dei Ds, ha avuto il suo battesimo a Roma il 5 maggio. Non sono ancora passati 4 mesi e, è inutile dirlo, ci si muove in una situazione complicata, che richiede una saldezza nelle nostre convinzioni ed anche una fiducia nelle ragioni del nostro movimento. Io ero e sono convinto, molto convinto, che noi, avendo il senso del limite, abbiamo però una responsabilità grande per il futuro del centro sinistra e della sinistra italiana. Continua...

Il Socialismo degli Ultimi

[...] Nenni dicendo "Rinnovarsi o perire", lascia a tutti noi attraverso una spinta Weberiana individualista per una nuova coscienza di classe. Istruzione, uguaglianza, diritti, obblighi morali, spirito critico, attenzione per il mondo e l'ambiente che ci circonda tutto questo è un nostro bene comune. Di fronte alle mercificazioni dei diritti dell'uomo, di fronte ad una secolarizzazione della nostra società, è insufficiente addolcire il liberismo. Proporre un compromesso politico esistenziale non servirebbe a renderci importante il valore della Socialdemocrazia, che il nostro paese in realtà ancora non ha conosciuto. Molti di noi hanno provato a raccontare la sinistra che vorremo - dal Cantiere di Occhetto, alla sinistra plurale, alla costituente socialista - , ma in realtà le divisioni rafforzerebbero quelle cose che oggi combattiamo dalla barricata. Una sinistra che oggi si ritrova a discutere del suo futuro è già un grande passo per un Socialismo del XXI secolo. Il Socialismo è la speranza, è l'approdo alle battaglie dei diritti sociali e delle sfide del nuovo millennio. Ma ha bisogno di essere rinvigorito e rinforzato da nuove spinte giovanili, sociali e culturali. [...]

Dall'articolo di Giuliano Girlando su Aprile.

giovedì 6 settembre 2007

Di Sinistra?


In nome di quale mandato elettorale sono state prese queste decisioni? E nell'interesse di chi?

Sinistra. Un passo avanti verso l'unità

La "cosa rossa" riunisce segretari, ministri e capigruppo a palazzo Marini e segna un passo avanti verso l'unità. Accanto al gruppo di lavoro sulla finanziaria, nascerà infatti un gruppo di lavoro sul soggetto unitario. A definire tempi e modalità organizzative saranno i capigruppo parlamentari. Aperta dal leader di Sinistra democratica Fabio Mussi, la riunione a Palazzo Marini ha visto intervenire i segretari di partito e quindi i ministri e i capigruppo.

Leggi tutto l'articolo su Aprile

mercoledì 5 settembre 2007

5 settembre: 2° incontro della Sinistra Democratica del Sud Salento

Mercoledì, 5 settembre alle 20.00 i Compagni della Sinistra Democratica del Sud Salento si incontrano a Tricase per discutere de






  • l'ultima assemblea provinciale di mercoledì scorso;
  • le notizie sul percorso politico da intraprendere dopo le dichiarazioni di Mussi alla festa nazionale di Orvieto;
  • le iniziative da realizzare sul territorio;
  • varie ed eventuali.

L'appuntamento è alle 20.00 in piazza Sant'Andrea (Caprarica di Tricase)

martedì 4 settembre 2007

Infermieraaa!!

«La vera giornata importante di ottobre sarà il 14, non il 20, perchè il 14 è una giornata storica in quanto i cittadini sono chiamati a scegliere direttamente e a votare. Dunque, conclude «quello sarà l'evento rispetto al quale il 20 assume un significato minore. Insomma, c'è una gerarchia di importanza, ed è più importante il giorno del 14 ottobre».

Piero Fassino alla Festa dell'Unità, Reggio Emilia.

Fonte: Liberazione

lunedì 3 settembre 2007

Padre Alex Zanotelli a Lecce... e 2

[...] “Bisogna capire che sull’acqua ci giochiamo tutto”. “Se noi permettiamo ai privati di entrare nell’affare dell’acqua, è finita. Domani milioni di persone moriranno di sete. Incominciamo a capire che ci sono dei diritti fondamentali umani. Dobbiamo batterci, iniziare a fare pressione per ottenere i nostri diritti”. E questo perché “siamo noi ad essere ai margini, sono loro (i Paesi poveri, Ndr) ad essere al centro perché sono almeno 4 miliardi, mentre noi siamo solo un miliardo di persone. Forse dovremmo invertire le proporzioni perché davvero sono loro la maggioranza e noi presto saremo, come dicono gli americani, ‘minority report’, rapporto di minoranza”.

Ma cosa chiede padre Zanotelli? “Io non chiedo carità: basta carità. Io dico solo che dobbiamo tutti dare una mano, in particolare all’Africa, altrimenti i problemi dell’Africa ci travolgeranno tutti. Oggi noi ci siamo venduti al mercato e l’unica legge è il profitto: la politica obbedisce al profitto. Noi dobbiamo invece fare in modo che la politica torni a rappresentarci e che l’economia e la finanza obbediscano ai nostri rappresentanti”. [...]

Parole forti, di un uomo che ha vissuto in prima persona i grandi problemi dell’umanità e che oggi analizza con lucidità i mali di un mondo con la testa immersa in un business che fagocita anche le coscienze...

Dall'intervista pubblicata su lecceprima.it a p. Alex Zanotelli, in occasione dell'inaugurazione della Carovana della Pace a Lecce.

domenica 2 settembre 2007

Vendola: "Sinistra? Ci vuole una vera fase costituente"

[...] E secondo te, rispetto a questi orizzonti, il confronto politico a sinistra è all'altezza?
Io dico che questo è veramente il momento in cui bisogna avere coraggio e capacità creativa. Ma una parte del nostro dibattito talvolta mi pare inadeguata: ho come l'impressione che si concentri - se mi si perdona la metafora botanica, dopo tutti i problemi con la Quercia... - sull'albero invece che sulla foresta. Mentre la necessità per l'ossigeno dei bisogni sociali, degli ideali di libertà e di giustizia è la foresta, non l'albero. E un albero dentro una foresta non perde la propria identità, ma porta un valore aggiunto. Oggi il problema non è portarsi l'albero dentro casa e custodirlo con tutta la perizia dei nostalgici della vecchia botanica. Il problema è davvero che ciascuno porti il suo albero. Certo è un albero importante e ci ha fatto respirare nei tempi in cui eravamo soffocati: ma oggi è cambiato il mondo, il tempo storico in cui viviamo.

E quindi, per quanto riguarda il tuo albero?
Io sento che il dovere d'un comunista non è custodire la memoria e l'identità, bensì spenderle nei processi di cambiamento e di trasformazione. Saremmo molto poco comunisti se non fossimo, oggi, al massimo livello dell'azzardo politico.


Uno stralcio dell'intervista di Anubi D'Avossa Lussurgiu pubblicata su Liberazione il 19 luglio. L'intervista completa è disponbile a questo link


sabato 1 settembre 2007

A Orvieto dal 24 agosto al 4 settembre. E non solo...

Tra gli eventi principali in programma segnaliamo: sabato primo settembre alle ore 21:00 in Piazza della Repubblica l’intervista di Carmen Santoro al Segretario generale della CGIL Guglielmo Epifani dal titolo “Pensare la Sinistra: il lavoro e non solo”; domenica 2 settembre alle ore 18:00, sempre in Piazza della Repubblica, il dibattito dal titolo “Cambiare l’Italia. Unire la Sinistra”, coordinato da Giuliano Giubilei, al quale parteciperanno l’On. Fabio Mussi, Coordinatore nazionale di Sinistra Democratica, l’On. Franco Giordano, Segretario di Rifondazione comunista, l’On. Alfonso Pecorario Scanio, Presidente dei Verdi e l’On. Ugo Intini dei Socialisti Democratici Italiani.

Maggiori informazioni sulla festa nazionale di Sinistra Democratica sono disponbili qui