venerdì 27 luglio 2007

L'addio al Partigiano Pesce

Giovanni Pesce è stato un comandante partigiano italiano.

Da bambino emigrò con la famiglia nella regione mineraria delle Cévennes, in Francia, dove lavorò per alcuni anni.

Nel 1935 aderì al Partito Comunista d'Italia e dopo aver ascoltato un discorso di Dolores Ibàrrui decise di partire volontario per combattere nella guerra civile di Spagna arruolandosi nella Brigata Garibaldi.

Dopo aver combattuto diverse battaglie ed essere stato ferito tre volte, rientrò in Italia ma fu subito arrestato e incarcerato sull'isola di Ventotene. Liberato nell'agosto del 1943, si unì alle prime formazioni partigiane e fu tra i fondatori dei GAP di Torno. Qui svolse, con il nome di battaglia "Ivaldi", numerose azioni di sabotaggio contro l'occupante nazifascista e uccise diversi esponenti del regime fascista, spie e collaborazionisti, tra i quali il maresciallo della Milizia e amico personale di Benito Mussolini, Aldo Mores, e il giornalista fascista Ather Capelli (31 marzo 1944). A Torino ebbe anche luogo, il 18 maggio 1944, il sacrificio eroico di Dante Di Nanni, membro del GAP comandato da Pesce, subito dopo l'attentato contro la stazione radio dell'EIAR che disturbava le trasmissioni di Radio Londra.

In seguito a questi ultimi drammatici avvenimenti, nel mese di maggio 1944 Giovanni Pesce si trasferì a Milano, dove riorganizzò la formazione locale, la III Brigata GAP "Rubini", prendendone il comando col nome di battaglia di "Visone". Tra le sue azioni a Milano, è da ricordare l'esecuzione del colonnello della Milizia Cesarini, dirigente fascista della fabbrica aeronautica Caproni (15 marzo 1945). Qui Giovanni Pesce operò con la staffetta partigiana "Sandra", Nori Brambilla, che dopo la Liberazione, il 14 luglio 1945, divenne sua moglie.

Dopo la seconda guerra mondiale è stato consigliere comunale a Milano nelle file del Partito Comunista italiano, dal 1951 al 1964, e consigliere nazionale dell'ANPI fin dalla fondazione. Nel 1991 entrò nel Partito della Rifondazione Comunista continuando sino alla fine la sua attività politica e di testimonianza sulla Resistenza e i suoi valori.

Per le sue attività nella Resistenza italiana, il 23 april 1947, è stato insignito della Medaglia d'Oro al Valor Militare, per decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, Alcide De Gasperi.

Un'iniziativa per nominare Giovanni Pesce Senatore a Vita ha raccolto 2450 firme fino al 26 luglio 2007, e continua a ricevere firme come omaggio postumo alla figura del "Comandante Visone".

lunedì 16 luglio 2007

No Comment!

Riportiamo di seguito gli articoli, apparsi sulla stampa locale, sulla controversia che oppone lo stabilimento "LeMaldive" al "Blu Bay Beach". Senza commento...

LeMaldiVe: “Paga solo chi rispetta le regole”

Nella marina salvese, vicinato difficile e concessioni demaniali contestate: partono esposti e controesposti, mentre la Procura indaga.

Infuriato Vito Vergine, consigliere comunale di Salve ed autore, nella veste di titolare dello stabilimento balneare LeMaldiVe a Pescoluse, di un esposto alla Procura, “perché trovo profondamente ingiusto che a pagare siano sempre coloro che rispettano le regole. Ho presentato un esposto alla Procura contro la Regione Puglia e l’Ufficio Tecnico del Comune di Salve: ci sono concessioni che non hanno motivo di esistere e tolgono il pane a chi è in regola”. Ma cos’è che ha fatto infuriare a tal punto il consigliere salvese? “Il Comune, chissà perché, sta rinnovando, seppur parzialmente, le concessioni dell’anno scorso. Per alcune di esse, tre in tutto, ha detto di “no”, ma ha poi perso i ricorsi al Tar perché non ha impugnato i provvedimenti né ha contestato le inadempienze nei tempi e nei modi dovuti. Per quanto riguarda invece la concessione per lo spazio adiacente LeMaldiVe, questi “buontemponi” (testuale, Ndr) del Comune hanno ritenuto di dare un parere favorevole seppur togliendo un piccolo spazio. A fronte di una concessione enorme, gli tolgono un piccolo spazio frontale in corrispondenza della pedana di accesso pubblico… e ci mancava altro! Però, gli hanno lasciato la zona dove lo stesso Comune aveva effettuato un costoso intervento di ripristino delle dune. Solo che un temporale, dopo un anno, ha portato via tutto, sia l’intervento effettuato dal Comune con soldi pubblici che evidentemente la necessità di tutelare quella zona!”. E la Regione? “L’anno scorso, dopo il 4 agosto, dopo i tanti verbali redatti dalle autorità competenti per abusivismo e mancato rispetto degli obblighi del concessionario, con una tempestività addirittura sospetta ha avviato la procedura per la decadenza della concessione. Beh, contro la decadenza della concessione sono state dette tante di quelle stupidaggini che sono state fatte proprie dalla Regione e, a dicembre, dopo 4 mesi hanno archiviato la procedura. E il Comune è stato latitante perché non ha richiesto la verifica dello stato dei luoghi. Così è rimasta una concessione sì scaduta, ma rinnovabile. Dopo altri 5 mesi di valutazioni sbagliate o, come dico io, false, stanno rilasciando la concessione sia pur togliendogli quel minimo spazio. Ora spero, dopo il mio esposto, che la Procura se ne interessi al più presto”. Vergine proprio non si capacita: “Siamo al paradosso: stanno per riaprire senza i requisiti per una licenza e di questo si devono vergognare tutti gli enti che finora hanno consentito questo insulto al buonsenso e alla legalità”. E la parola “vergogna” l’imprenditore-consigliere l’ha urlata più volte anche in Consiglio Comunale, “perché si sta consentendo di nuovo l’esercizio di un’attività abusiva sul territorio comunale. Alla faccia della “trasparenza” e dell’assessore regionale Gugliemo Minervini, che dovrebbe ammettere come la nuova legge stia solo coprendo, sanando, tutte le porcherie generate in passato. E dire che basterebbe una semplice verifica del rispetto degli obblighi. E il principale obbligo sapete qual è? Non cominciare i lavori, non occupare l’aria se prima non sono state rilasciate le necessarie autorizzazioni edilizie. E queste concessioni nessuno ce l’ha, ma, di fatto, tutti hanno esercitato. Alla fine paga solo chi, come il sottoscritto, rispetta tutte le regole”.
Giuseppe Cerfeda
Fonte: www.ilgallo.org

Altri due articoli sull'argomento sono disponibili

qui e qui

martedì 3 luglio 2007

La notizia delle dimissioni dei giovani salentini da DS ed Sg sulla stampa



La notizia delle dimissioni dei giovani salentini della Sinistra giovanile è stata pubblicata sul sito nazionale della Sinistra Democratica (qui), sul quotidiano on line Aprile e su Gazzetta del Mezzogiorno, Gazzetta di Lecce e Corriere del Mezzogiorno.

domenica 1 luglio 2007

La Sinistra giovanile del Salento dice no al PD e se ne va


Riportiamo di seguito la lettera aperta di dimissioni con la quale, il 30 giugno, i giovani salentini abbandonano gli organi dirigenti di Sinistra Giovanile e Democratici di Sinistra.




Noi giovani salentini di sinistra:

dalla Sinistra Giovanile alla Sinistra Democratica per il Socialismo Europeo

Lettera aperta di dimissioni da tutti gli organi dirigenti della SG e dei DS


La fase congressuale dei Democratici di Sinistra si è ormai conclusa da tempo. E’ stata vissuta in maniera intensa da tutti poiché la scelta da fare comportava una profonda riflessione e un notevole travaglio interiore.

La fase politica che viviamo e l’avvio del processo costituente del Partito democratico, impongono a chi non si identifica in questo percorso delle scelte coerenti che non risultano certamente semplici.

A poco più di due mesi dal Congresso di Firenze, l’evolversi delle vicende politiche e i comportamenti della nostra dirigenza, sia a livello nazionale che locale, non fanno che confermare tutti i nostri timori riguardo la nascita del Partito Democratico e le contraddizioni che in tanti avevano denunciato lungo il percorso oggi appaiono ancor più evidenti.

Non si dà rappresentanza piena ai temi delle nuove generazioni, a cominciare da una pesante lotta al precariato e alle nuove forme di mercificazione del lavoro, fino a quelli delle libertà individuali.

E se il Pd nasce con lo slogan “il Partito per chi nel 2010 avrà 20 anni” e nel suo comitato promotore formato da ben 45 personalità non vi è neanche un giovane, è facilmente intuibile che per il nuovo partito le giovani generazioni sono ancora delle bandiere da esibire.

Nella provincia di Lecce l’esito del congresso SG è stato nettamente in controtendenza rispetto al dato nazionale: il 75% dei compagni e delle compagne ha detto NO al nuovo progetto, eppure dopo il 21 aprile abbiamo deciso di restare nella nostra organizzazione e prendere parte agli organi dirigenti, convinti che fino alla fine avremmo potuto lavorare sotto i simboli della SG e dei DS.

Però al termine del congresso i gruppi dirigenti hanno voluto accelerare il processo costituente res hanno decretato che il 14 Ottobre 2007 sarebbe stesso l’ultimo giorno di vita del partito.

Conseguentemente a questo, ma soprattutto alla decisione del segretario Toma di sciogliere l’esecutivo provinciale SG, ci siamo resi conto che è venuta a mancare l’agibilità politica che ci permette di lavorare serenamente.

Pur avendo i numeri per farlo, decidiamo di non procedere con un atto di forza nei confronti di chi non ha avuto rispetto per l’organizzazione, in quanto crediamo che continuare a portare avanti le lacerazioni interne emerse in questi ultimi sarebbe una perdità di tempo per noi che vogliamo impegnare le nostre energie nella costruzione di una forza di sinistra e socialista e per i compagni che intendono proseguire la loro strada.

Ci spiace far notare come uno dei primi risultati della nascita del Pd nel Salento è stato il calo vertiginoso degli iscritti della Sinistra Giovanile, che se appena due anni fa si contavano circa 800 iscritti, oggi è una forza del tutto marginale a livello provinciale con molti circoli sul territorio provinciale che sono letteralmente scomparsi e ci sorprende come i vertici dei DS e il segretario provinciale della SG non ne vogliano prendere atto.

A livello locale gli ultimi eventi e le continue polemiche tra i vari gruppi di potere dei DS e della Margherita ci hanno confermato come questa sia un’operazione verticistica che poco a che fare con la nostra visione della politica.

Per questo noi che abbiamo condiviso in questi anni l’esperienza della Sinistra Giovanile portando avanti idee e lotte, programmando banchetti e raccogliendo firme, organizzando convegni e Feste de l’Unità, percorrendo tutte le vie cittadine in occasione delle campagne elettorali, abbiamo deciso di non partecipare a questo cantiere, ma di aderire con convinzione ad un altro progetto, quello della costruzione della Sinistra Democratica del ventunesimo secolo.

Il campo di una sinistra nuova, capace di declinare nel tempo moderno i temi della pace, dei diritti, del lavoro, della laicità, riteniamo vada costruito fuori dal Pd.

È indispensabile in Europa, in Italia, nel Mezzogiorno, nel Salento!

Ci dimettiamo, a tutti i livelli, dalle funzioni dirigenziali dei Ds e della Sg e/o da semplici iscritti, per intraprendere un nuovo percorso ed immaginare un nuovo inizio con il movimento “Sinistra democratica”, per rafforzare ed unire la sinistra e rinnovare la politica.


Auguriamo buon lavoro a quanti credono in questo processo, nella convinzione che ci rincontreremo da alleati.


Lecce, 30 giugno 2007




Sottoscrivono la lettera aperta i seguenti componenti delle direzioni provinciali e regionali della SG e dei DS, componenti della segreteria provinciale della SG, segretari di circoli di base della SG:


Riccardo Buffelli (Salve), Selene Cabibbo (Collepasso), Luana Calò (Castrì di Lecce), Marco Cazzorla (Squinzano), Alessandro Conversano (Campi Salentina), Francesca De Pascalis (Soleto), Nicolò Giangrande (Lecce), Patrizia Greco (Lecce), Luisa Greco (Cutrofiano), Pasquale Guido (Cutrofiano), Gilberto Indirli (Campi Salentina), Chiara Linciano (Galatone), Francesco Mignogna (Lecce), Maria Antonietta Pareo (Surbo), Alessio Pepe (Seclì), Ivan Ratta (Leverano), Francesco Russo (Soleto), Mimmo Saponaro (Veglie), Pasquale Spagnolo (Cutrofiano), Arianna Tafuro (Trepuzzi), Massimo Toma (Monteroni di Lecce), Nando Vergari (Cutrofiano), Paola Vergine (Carmiano), Angelo Zappatore (Nociglia).