domenica 30 settembre 2007

Il 1° ottobre a Bari si ri-unisce la Sinistra

La sinistra. La sinistra unitaria, quella dei quattro partiti, delle quattro segreterie, ma anche quella dei movimenti, dei lavoratori e degli studenti, si riunisce nuovamente in Puglia, a Bari, il 1° ottobre, alle ore 17.00 all'Hotel Excelsior.

Si riparte, dopo la chiusura dell'estate con una identica iniziativa sul lavoro, nella stessa cornice. Si riparte con gli interventi di alcuni volti noti della sinistra: Cossutta, Occhetto, Crucianelli, Folena, Pantaleo e Da Siena. Ma soprattutto, si riparte con la presenza di Nichi Vendola, di cui si attendono le conclusioni non più da governatore, ma da futuro leader della eventuale sinistra unitaria, e non soltanto in Puglia.

Infatti, che sulla presenza del governatore si giochi la riuscita dell'intera scommessa di rilancio della Sinistra è un fatto acclarato, perché nessun altro (certamente nessuno dei relatori presenti) è capace di accorpare e condurre i diversi spezzoni di sinistra verso l'obiettivo di non sparire per sempre, ma di rilanciarsi.

L'iniziativa è tematizzata proprio sul futuro della Sinistra, senza aggettivazioni a monte, come vuole la migliore tradizione politica quando v'è da decidere sulla propria esistenza, prima ancora che sulla propria identità. Le forze politiche locali, che hanno difficoltà iniziali a muoversi unite sulle singole questioni, sull'amministrazione dei comuni, sui problemi del lavoro e dell'università in regione, dovrebbero giungere ad un momento di sintesi, anche in previsione della manifestazione del 20 ottobre. Manifestazione che pare ormai più dividere che unire.

Quel che ci si aspetta oggi, più che un mea culpa da parte di alcuni ‘vecchi' della sinistra come Occhetto, è uno scatto di reni da parte di Vendola e di chi intende svecchiare oltremodo la sinistra italiana, ripulirla dalle contaminazioni ideologiche del secolo scorso che poco o nulla hanno a che fare con l'attualità dei problemi italiani, con i dibattiti delle generazioni che adesso si affacciano faticosamente al lavoro o alla formazione. Ci si aspetta, in breve, che si faccia sintesi attorno al futuro, non al passato.

Se lo aspettano i giovani comunisti e i giovani di Sinistra Democratica, gli studenti in agitazione, quei tanti che hanno visto nell'ascesa di Vendola un moto d'orgoglio del paese, non solo della regione. Se lo aspettano i lavoratori in sciopero, quelli dell'Ilva e della Getrag, per fare solo due esempi noti, ma se lo aspettano anche le famiglie degli operai morti dell'Enichem di Manfredonia. Se lo aspetta il mondo dei call center e del pubblico impiego. E in ultimo, i delusi del PD, quelli che vedono ridursi gli spiragli di partecipazione nel processo costituente della casa di Veltroni.
A tutti questi la sinistra pugliese, più che i big nazionali invitati, dovrà dare risposte certe e condivise, partecipate, tutto sommato. Dovrà semplicemente tentare di far quadrare i conti della politica del presente con l'incertezza politica del futuro, in questo clima di forte dissenso mediatico, più che reale.

Fonte: Aprileonline

Nessun commento: