martedì 13 novembre 2007

Brainwashing

Questo post non si occupa dell'omicidio di Meredith, la studentessa inglese uccisa a Perugia: in ordine di tempo, l'ultimo degli episodi di cronaca trasformati in fiction da un circuito dell'informazione pronto a nutrirsene come l'avvoltoio d'una carogna.
Parliamo, invece, di un altro fatto di cronaca su cui il sistema dell'informazione ha sorvolato: la morte di Aldo Bianzino, avvenuta un mese fa circa. Anche questa in provincia di Perugia. Riportiamo da "Il Pane e le Rose"

"Aldo Branzino, un falegname che non fa politica, 44 anni, viene trovato morto domenica 14 ottobre, nella sua cella di isolamento all’interno del carcere di Capanne a Perugia;
- Aldo viene arrestato venerdì 12 ottobre a Pietralunga, nella sua casa di campagna vicino Città di Castello, per coltivazione e detenzione di canapa indiana e trasferito nella stessa giornata al carcere di Capanne a Perugia, dove deve restare in isolamento almeno fino a lunedì 15 ottobre, quando incontrerà il giudice titolare dell’inchiesta;
- sabato 13 ottobre alle ore 14 il legale d’ufficio incontra Aldo e riferisce alla moglie di averlo trovato in buona salute;
- domenica 14 ottobre, al mattino, la famiglia viene informata che Aldo è morto;
- subito viene diffusa la notizia (vi è un primo referto medico redatto dal personale del carcere?) che Aldo sarebbe morto per malattie cardiache e non presenterebbe segni esterni di violenza;
- conoscendo Aldo come persona sana, la famiglia non ci crede e chiede l’autopsia;
- l’autopsia viene affidata al dott. Lalli, un medico legale noto per essere eticamente irreprensibile e dal cui esame risulta che Aldo è morto per cause non accidentali e che il suo cadavere presenta chiari segni di lesioni traumatiche: 4 ematomi cerebrali, fegato e milza rotte, 2 costole fratturate.
- il giudice Petrazzini (lo stesso che aveva condotto l’inchiesta sulla coltivazione e detenzione di canapa indiana) apre formalmente una indagine per omicidio volontario."(Continua...)

Bolzaneto e Scuola Diaz, Federico Aldrovandi, Gabriele Sandri, Aldo Bianzino. Tutti i casi nei quali forte si è palesato l'abuso, la prepotenza o la violenza da parte di uomini delle istituzioni e/o delle forze dell'ordine. Tutti casi dei quali i media tradizionali (giornali, radio ma soprattutto tv), fatte salve lodevolissime eccezioni, si sono occupati edulcorando, mistificando, distorcendo, deformando, occultando perfino i fatti. In un contesto generale in cui spira forte il vento sicuritario.
Si continui pure a guardare solo il dito. La luna, in fondo, offre uno spettacolo trascurabile...

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