giovedì 2 ottobre 2008

Istigazione all'odio razziale: Gentilini indagato a Venezia

La Procura di Venezia ha aperto un fascicolo a carico del vice sindaco Giancarlo Gentilini che durante la cerimonia che ha concluso la festa dei popoli padani ha invitato i presenti a «mandare a pregare e a pisciare i musulmani nel deserto». L'ipotesi di reato è l'istigazione all'odio razziale. Titolare del fascicolo è il procuratore aggiunto Carlo Mastelloni anche se pare di capire che a voler fare chiarezza sul discorso di Gentilini in riva degli Schiavoni a Venezia è proprio il procuratore capo Vittorio Borraccetti. Entrambi magistrati di esperienza, di certo valuteranno attentamente ogni singola parola pronunciata dallo «sceriffo» già protagonista di discorsi poco «politically corect», quando si rivolgeva agli extracomunitari.

Giancarlo Gentilini quel giorno si è scatenato prendendosela soprattutto con gli immigrati, il diritto di voto per gli extracomunitari e la libertà di culto. Di moschee Gentilini non vuole nemmeno sentir parlare. Come pure di pensioni per gli immigrati e se la prende anche con i bambini rom. Oltre alle solite parole folkloristiche che accendono sempre gli animi padani quando vengono pronunciate dallo «sceriffo», alcune affermazioni sono state decisamente pesanti. Non che in passato Gentilini non ne abbia pronunciate dello stesso tenore - gli stranieri vestiti da leprotti a cui sparare, tanto per ricordare - e sicuramente da spingere un magistrato ad aprire un fascicolo.

Il «Vangelo secondo Gentilini, il decalogo del primo sindaco sceriffo» declamato a Venezia il 14 settembre ha tra i suoi passaggi alcuni che fanno accapponare la pelle come ad esempio: «Voglio eliminare i bambini che vanno a rubare agli anziani. Se Maroni ha detto tolleranza zero, io voglio la tolleranza doppio zero». Oppure: «Voglio la rivoluzione contro quelli che vogliono aprire le moschee e i centri islamici. Qui comprese le gerarchie ecclesiastiche, che dicono: lasciamoli pregare. No Vanno a pregare nei deserti... Voglio la rivoluzione contro la magistratura... Voglio la rivoluzione contro i phone center i cui avventori si mettono a mangiare in piena notte e poi pisciano sui muri: che vadano a pisciare nelle loro moscheeeee». E via così prendendo di mira i giornalisti contrari alla Lega per i quali propone di infilare «turaccioli in bocca e in culo».

La Procura di Venezia vuole accertare se Gentilini ha veramente pronunciato queste frasi oppure no. Ma a quanto pare, considerate le critiche al discorso arrivate tra le altre cose anche da appartenenti al suo stesso schieramento, quelle frasi sono state pronunciate. Il pm Carlo Mastelloni, tra le altre cose, è anche titolare del fascicolo riguardante il gesto del dito medio fatto dal ministro Umberto Bossi all'indirizzo dell'Inno di Mameli. Fatto avvenuto a Padova alcuni mesi fa. Ma quanto pare in quel caso non sono stati ravvisati reati. Sarò lo stesso anche questa volta? Chissà?



Ecco i passi salienti del discorso fatto dal vicesindaco di Treviso, Giancarlo Gentilini, a Venezia durante la festa della Lega Nord e che ha sollevato lo sdegno dei vescovi italiani, con un durissimo editoriale sul quotidiano della Cei "L'Avvenire"
Interrotto da applausi scroscianti e urla da parte dei militanti padani, lo sceriffo del Carroccio è stato tra i politici leghisti più applauditi insieme a Umberto Bossi. Berretto verde in testa e, forse, un insolito canovaccio per il suo discorso piazzato sotto il microfono, Giancarlo Gentilini si è scatenato prendendosela soprattutto con gli immigrati, il diritto di voto per gli extracomunitari e la libertà di culto. Di moschee, a Treviso, Gentilini non vuole nemmeno sentir parlare. Come pure di pensioni per gli immigrati.

"Popolo della Legaaaa. La Lega si è svegliataaaaaa. Le mura di Roma stanno crollando sotto i colpi di maglio della Lega. La mia parola è rivoluzione. Questo è il vangelo secondo Gentilini, il decalogo del primo sindaco sceriffo. Voglio la rivoluzione contro i clandestini. Voglio la rivoluzione contro i campi dei nomadi e degli zingari. Io ne ho distrutti due a Treviso. E adesso non ce n'è più neanche Uno Voglio eliminare i bambini che vanno a rubare agli anzianiiiiii Se Maroni ha detto tolleranza zero, io voglio la tolleranza doppio zero. Voglio la rivoluzione contro le televisione i giornali che infangano la Lega. Prenderò dei turaccioli per ficcarli in bocca e su per il c... a quei giornalisti. Non li voglio più vedere... Voglio la rivoluzione contro le prostitute. Anche loro devono pagare le tasse. Tutti pagano le tasse e devono pagarle anche le prostitute. Voglio la rivoluzione contro quelli che vogliono aprire le moschee e i centri islamici. Qui comprese le gerarchie eclesiastiche, che dicono: lasciamoli pregare. No Vanno a pregare nei desertiiiii Aprirò una fabbrica di tappeti per darglieli ma che vadano a pregare nel deserto. Bastaaaaaa Ho scritto anche al Papa: Islamici, che tornino nei loro paesi. Voglio la rivoluzione contro la magistratura. Ad applicare le leggi devono essere i giudici veneti.


Voglio la rivoluzione contro chi vuole dare la pensione agli anziani familiari delle badanti extracomunitarie. Sono denari nostriiiiii E io me li tengo. Questo è il vangelo di Gentilini: tutto a noi e se avanza qualcosa agli altri... Ma non avanzerà niente Voglio la rivoluzione contro i phone center i cui avventori si mettono a mangiare in piena notte e poi pisciano sui muri: che vadano a pisciare nelle loro moscheeeee Voglio la rivoluzione contro i veli e il burqa delle donne. Io voglio vedere le donne in viso, anche perché dietro il velo ci potrebbe essere un terrorista e avere un mitra in mezzo alle gambe. Che mostrino l'ombelico caso mai....

Ho scritto al presidente della Repubblica che bisogna dare un riconoscimento all'usciere di Ca' Rezzonico che ha vietato l'ingresso alla donna islamica. Io voglio la rivoluzione contro chi dice che devo mangiarmi la spazzatura di Napoli. Io la prendo e la macino e poi se la devono mangiare loro perché sono loro che l'hanno prodotta Io non lo tollero...Io voglio la rivoluzione contro chi vorrebbe dare il voto agli extracomunitari. Non voglio vedere neri, marroni o grigi che insegnano ai nostri bambini. Cosa insegneranno, la civiltà del deserto? Il voto spetta solo a noi. Ho bisogno del popolo leghista.

Queste sono le parole del vangelo secondo Gentilini. Ho bisogno di voi. Statemi vicini. Non voglio vedere questa gente che gira di giorno e di notte. Un abbraccio a tutti, viva la Lega".

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