domenica 26 ottobre 2008

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"La lotta di liberazione", se non verrà raggiunto l'obiettivo del federalismo fiscale: "Questa volta andiamo a toccare con mano se si può arrivare democraticamente al cambiamento o se dobbiamo forzare la mano con la piazza", ha detto il leader della Lega Umberto Bossi ad una festa del suo partito in corso a Sotto il monte Giovanni XXIII.

"Per noi è un momento critico importante - ha aggiunto - non possiamo pensare di lasciare ai nostri figli la schiavitù che abbiamo vissuto noi. Il Nord - ha concluso - non è più quello di prima, ha coscienza dei suoi diritti e vuole che lo Stato li riconosca"

Per il ministro della Lega una riforma importante, ma che probabilmente è "meglio non fare in un momento come questo" sarebbe quella di "sostituire le graduatorie nazionali con graduatorie regionali" per il reclutamento degli insegnanti perchè, osserva, "non abbiamo più insegnanti lombardi a casa nostra". Bossi ha poi definito "un'ingiustizia" quello che considera una disparità di giudizio di valutazioni degli insegnanti tra Nord e Sud: "Si sa che chi si laurea al Sud ha voti più alti e nei concorsi vince chi ha i voti più alti. Questa è un'ingiustizia. Ed è per questo che non abbiamo più insegnanti bergamaschi a Bergamo e lombardi in Lombardia". "La scuola dimostra come siamo schiavi - ha concluso Bossi - ma non subiremo più, reagiremo a uno Stato canaglia che non sa trattare i cittadini allo stesso modo".

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