lunedì 24 novembre 2008

Mani pulite? Mise fine a 50 anni di progresso e benessere

"Mani pulite mise fine a 50 anni di benessere". L'affondo politico rriva al termine di una giornata fitta di impegni a sostegno di Gianni Chiodi, il candidato del Pdl alla presidenza della Regione Abruzzo. In un comizio a Pescara Silvio Berlusconi dà la sua lettura di Mani Pulite: nel 1992 la magistratura "iniziò un'azione verso i cinque partiti democratici che, pur con molti errori, erano riusciti a garantire anni di progresso e benessere". Nessun riferimento esplicito, almeno in questo passaggio, ad Antonio Di Pietro, che però il presidente del Consiglio nomina in un momento successivo del suo intervento. Al nome del leader dell'Italia dei Valori la platea reagisce con dei fischi e il Cavaliere commenta: "Intervento sgraziato ma efficace".

In precedenza, nei vari appuntamenti della giornata, il presidente del Consiglio, aveva lanciato attacchi ai giornalisti della Rai, alla sinistra che "diffonde pessimismo, con il donchisciottesco" pacchetto Ue per il clima".

Mani Pulite.
Nella visione di Berlusconi "quella magistratura fece scomparire Dc, Psi, Psdi, Pri e Pli". Fu quella situazione a determinare la sua scelta: "E' lì che abbiamo iniziato la nostra avventura di libertà. Ci trovammo in una situazione per cui noi cittadini che non avevamo mai pensato di scendere in politica avevamo di fronte una realtà per cui le elezioni del 1994 avrebbero comportato il Pci e i suoi alleati con il 34% dei voti a occupare l'82% dei seggi parlamentari. Questo era il risultato di accurate indagini che mi furono proposte nel giugno del 1993. Trasalii pensando che il Paese non potesse consegnarsi a chi aveva nel proprio credo e simbolo quella falce e martello che la storia ci aveva insegnato come simbolo di paura, terrore, Stato poliziesco e morte". "Decidemmo in alcuni - conclude Berlusconi - di lasciare le nostre professioni e dedicarci al Paese.
Le cose non sono molto cambiate da allora: la sinistra è rimasta la stessa, professionisti della politica che prendono a pretesto per fare polemica cose di buon senso come questa che abbiamo fatto per la riforma della scuola".

Il clima e il piano Ue.
Berlusconi afferma che in un momento in cui "c'è la crisi economica, mi sembra esagerato che l'Europa voglia farsi portabandiera nella battaglia sul clima". "Non c'è un accordo con gli altri Paesi come la Cina, gli Stati Uniti" e quindi "mi sembra un'opera donchisciottesca" quella portata avanti dell'Unione Europea, ribadisce il premier. "Si tratta comunque - aggiunge - di un giusto obiettivo da perseguire ed è fondamentale perseguirlo".

L'abbronzatura di Obama e Naomi.
Nonostante le aspre polemiche seguite a quella che ha sempre difeso definendola "una carineria", Berlusconi torna sull'"abbronzatura" del presidente eletto degli Stati Uniti: "Volevo fargli un complimento. Vorremmo tutti essere abbronzati come Naomi Campbell e Obama".

Gli insulti dei conduttori Rai.
"Sembra che ci sia un passaparola da parte di tutti i conduttori della Rai che stanno a sinistra per far convergere sul premier prese in giro e a volte insulti, oltraggi e molto spesso menzogne". Berlusconi continua a puntare il dito contro quelle trasmissioni tv che dileggiano il presidente del Consiglio. E ripete di avere invitato i ministri a non prestarsi a "risse in tv". Quanto alla situazione determinatasi in commissione di Vigilanza, la definisce "kafkiana" e assicura: "Noi non possiamo incidere in nulla".

Belusconi poi ripropone la sua ricetta per fronteggiare e superare la crisi economica: "Le imprese si reggono sui consumi. E' perciò sui consumatori che dobbiamo fare leva perché le dimensioni della crisi dell'economia reale non siano estreme. Solo questo può fermare un circolo vizioso che va interrotto con forti iniezioni di speranza e fiducia, guardando in faccia la realtà, come noi stiamo facendo".

rainews24.it

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