martedì 4 novembre 2008

"Uso strumentale e criminale del servizio pubblico", firmato forza nuova

Uso strumentale e criminale del servizio pubblico. E' una frase che non suona nuova... anche se a firmarala questa volta non è il Presidente del Consiglio, ma un'organizzazione neofascista. Una frase che ripropone con forza domande vecchie e ne pone delle nuove. Alle quali non seguiranno risposte. Comunque:
- una volta per tutte, mettiamoci d'accordo: cosa intendiamo per informazione? E di cosa discutiamo quando parliamo del dovere del servizio pubblico di offrire una informazione libera e plurale?
- in un paese che si ritiene civile, è possibile che gli studi del servizio pubblico (così come quelli di qualsiasi altro organo di informazione) siano presi d'assalto, come nella peggiore tradizione sudamericana? Ed è tollerabile che il Ministro dell'Interno ed il Parlamento non avvertano la necessità di assumere una forte presa di posizione sull'accaduto ma che, addirittura, dalle fila della maggioranza parlamentare si arrivi ad attribuire ai giornalisti la responsabilità dell'accaduto?

"È stata effettuata una pacifica passeggiata negli studi Rai di via Teulada in Roma.
Abbiamo voluto denunciare un uso strumentale e criminale del servizio pubblico: infatti nella puntata del 3 novembre della trasmissione 'Chi l'ha visto?' sono state mostrate immagini di militanti del Blocco Studentesco, invitando i telespettatori a fornire informazioni e generalità di ragazzi che non sono né scomparsi, né tantomeno sconosciuti", hanno tenuto a far sapere da Casapound Italia in una nota.



Un gruppo di estremisti di destra prende d'assalto gli studi Rai della storica sede di via Teulada, dov'è la redazione del programma Chi l'ha visto?
Chi l'ha visto? è colpevole di aver mandato in onda i filmati dell'aggressione fascista di piazza Navona operata sempre da estremisti di destra.




Ma la colpa è dei giornalisti di chi l'ha visto per il senatore del Pdl Domenico Gramazio

"Quanto accaduto nella trasmissione 'Chi l'ha visto' è un episodio gravissimo che ci riporta indietro negli anni, durante i quali bastava la divergenza di opinione politica come pretesto per violenze e condanne sommarie. Presenterò una interrogazione urgente al ministro competente nella quale chiederò che sia aperta un'indagine dettagliata per il reato di istigazione a delinquere. Inoltre, chiederò un incontro con il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Paolo Bonaiuti, al fine di fare luce su questa ignobile vicenda. Chiedere agli spettatori l'identificazione dei giovani appartenenti a Blocco Studentesco utilizzando i video girati nei giorni scorsi soprattutto in considerazione del fatto che le forze dell'ordine già possiedono tutte le informazioni necessarie, ci porta indietro di molti anni, quando Lotta Continua preparava vademecum dove apparivano i nomi degli attivisti di destra presenti nelle scuole e nelle università italiane. L'unica differenza è che oggi questa campagna pericolosa e denigratoria, viene pagata con il canone di tutti i cittadini e viene fatta su canali della Tv di Stato. Quanto è avvenuto è uno scandalo, qualcuno ne dovrà rispondere"

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