lunedì 10 novembre 2008

Il Guzzanti furioso

"Non avevo illusioni e quindi non ci sono state delusioni. Credo che se Berlusconi avesse usato me nel governo avrebbe fatto un affare dal punto di vista politico. E poi ci sono cose che non saprei proprio fare". Paolo Guzzanti si racconta, ospite di Lucia Annunziata e, pur attenuando alcune delle polemiche dei giorni scorsi, torna a criticare senza giri di parole Berlusconi, il clima nel Pdl e nel governo. In questo partito c'è un'aria stalinista - dice infatti il deputato Pdl a 'In mezz'ora' - e questo vuol dire che la gente ti telefona per dirti 'guarda, scusa, ho visto che hanno messo in rete una mia dichiarazione contro di te ma me l'hanno detto solo dopo'. Vuol dire che Lehner, un giornalista che ha scritto cose terrificanti su di me ed ora è deputato, è venuto da me per dirmi che il partito gli aveva dato ordine di distruggermi e che lui si era rifiutato". Guzzanti torna a criticare Berlusconi sia per la questione Putin-Cecenia, "visto che mi sono davvero sentito male perché dietro di me c'è un tappeto di amici che morendo hanno detto di essere stati assassinati da Putin o dai suoi servizi segreti", sia per la battuta su Obama: "Non è una cosa da guerra mondiale ma mi metto anche io nella schiera degli imbecilli e dico che non si può fare dello spirito di tipo aziendale quando si rappresenta un Paese. Ha fatto una cosa senza precedenti perché mai nessun capo di Stato o di governo ha parlato di un altro capo di Stato o di governo facendo riferimenti razziali. Poi, certo, ride, quando è in uno dei suoi momenti di felicità. Sente che la gente intorno a lui ride, e questo gli capita quasi sempre, e si sente approvato". Archiviata la dura querelle con Mara Carfagna, Guzzanti rivendica il j'accuse su quella "mignottocrazia" coniata per definire le logiche ravvisate nella maggioranza. "Per me - sottolinea - è più rilevante la questione Putin ma per l'opinione pubblica è la 'mignottocrazia' che, attenzione, desessualizzata è un'antica piaga italiana, non l'ha inventata il governo Berlusconi. A me non è stato rimproverato niente. Quanto al merito per altri ministri che devo dire? Se la Gelmini va bene? Penso di no. Non la conosco, nulla da dire contro di lei ma la Gelmini, come la Carfagna e come altri ministre e ministri lo è in quanto appartiene a un circolo amicale". Alfano? Possiamo fare tutti i nomi che vogliamo ma ho l'impressione - prosegue, sollecitato dalle domande di Annunziata - che, diversamente dall'altro governo in cui c'erano Casini, Fini e Bossi che gli facevano gli sgambetti, questa volta Berlusconi ha fatto un governo in cui i ministri, dicono, agiscono e si comportano come stabilito da un rigidissimo copione guidato da lui".
clandestinoweb.com



Ma a parlare è lo stesso Guzzanti che ha fatto spendere soldi pubblici per una commissione dove si intendeva portar avanti l'immagine di Prodi come spia del Kgb. Commissione dove il teste chiave, Scaramella , è finito in carcere... ?

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