lunedì 22 ottobre 2007

Sinistra, il giorno dopo

"Siamo arrivati al 21 ottobre.
E una riflessione è d’obbligo, accantonando per un momento una situazione politica confusa ed instabile. Infatti gli appuntamenti che precedevano il 21, pur molto diversi tra loro, avevano in comune l’essere una verifica del grado di rappresentanza sociale e politica, come antidoto o risposta alla crisi di consenso che attraversa il paese. Il successo di quei singoli eventi rende oggi la democrazia italiana più salda.
Naturalmente ciascuno di quegli appuntamenti ha delle conseguenze. Il referendum dei lavoratori e dei pensionati rassicura il sindacato sul gradimento della mediazione raggiunta con il protocollo sul welfare. Il voto di Walter Veltroni rafforza quella leadership dandogli una investitura che può essere solo limitata dall’autocensura.
Anche la manifestazione del 20 ottobre, molto partecipata, rassicura i promotori della esistenza di un seguito importante alle parole d’ordine con le quali la manifestazione era convocata.
Da lì in avanti, dal 21 in avanti, lungo la strada dell’unità a sinistra, una sinistra larga e rinnovata, si ripropongono gli stessi problemi. Due in particolare: quale rapporto tra la sinistra e il sindacato confederale; il rinnovamento della sinistra".

L'articolo - che potete leggere per intero qui - si conclude così:

"Ma di sicuro due cose non ci servono: identità orgogliose contrapposte in una campagna elettorale permanente, tutta giocata all’interno della sinistra; denominazione di origini controllate, “cose rosse” o scelte analoghe brandite come perimetri.
L’unità a sinistra è ciò di cui ha bisogno il paese; non nascondere i problemi che esistono lungo quella strada o rimuovere i nodi fondamentali, lungi dall’essere un ostacolo verso questa prospettiva, è l’unica condizione per garantirle successo."
di Titti di Salvo

Nessun commento: