martedì 30 ottobre 2007

G8. Stop alla commissione d'inchiesta

Grazie al pareggio in commissione Affari Costituzionali alla Camera, salta l'istituzione della Commissione d'inchiesta sul G8, malgrado fosse tra i punti all'ordine del giorno del programma sottoscritto dall'Unione. Con l'opposizione, arrogante e festosa, hanno votato anche Idv e Udeur. In più, qualche assenza sospetta da parte degli esponenti di Rnp.
In gergo calcistico si potrebbe definire un clamoroso pareggio, anche se in un certo senso poteva prevedersi. Il risultato è che salta la creazione della commissione parlamentare d'inchiesta per accertare le responsabilità istituzionali nei fatti del G8 di Genova. Con un voto di parità, 22 a 22, la commissione affari costituzionali della Camera ha infatti negato il mandato di riferire favorevolmente in aula sull'istituzione della commissione, provocando una serie di reazioni politiche che potrebbero anche avere ripercussioni importanti negli equilibri del governo.
Contravvenendo a quanto previsto in uno dei più discussi e conosciuti punti del programma dell'Unione, hanno votato contro l'esponente dell'Italia dei Valori Carlo Costantini, e quello dell'Udeur Francesco Adenti. Massimo Donadi, capogruppo alla Camera del partito di Di Pietro, non si è invece presentato alla votazione, ma subito dopo ha avuto modo di commentare: "Se si fosse trattato di una commissione seria ed equilibrata, pronta a giudicare a 360 gradi i fatti, e cioè gli eccessi e gli abusi da parte di alcuni esponenti delle forze dell'ordine e, sullo stesso piano, gli atti di vandalismo e di teppismo dei manifestanti che hanno messo a ferro e fuoco Genova, coerentemente al programma avremmo detto sì. Si è voluto, invece, procedere con una commissione di parte, figlia di un'impostazione ideologica, soprattutto della sinistra radicale ed è questa la ragione del nostro no".
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Fonte: Aprileonline

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